lunedì 15 febbraio 2016

Non toccate le vecchiette




Per favore, non toccate le vecchiette” (The Producers in lingua originale) è un film del 1968 diretto da Mel Brooks (sì, proprio quello di Frankenstein Jr.), al suo esordio in qualità di regista.

Nella datata (ma ugualmente spassosa) pellicola si raccontano le vicende di tal Max Bialystock (Zero Mostel), ex-grande produttore teatrale di Broadway caduto in disgrazia che pur di racimolare qualche spicciolo è costretto a sedurre vecchiette benestanti allo scopo di convincerle a finanziare il suo spettacolo. Il produttore disonesto intende guadagnare sul fiasco incassando soldi per la produzione ma impiegandone solo una minima parte, lucrando sulla differenza. Lo stesso tipo di spettacolo, sembra stia per essere inscenato in Commissione Lavoro alla Camera dove è arrivato un disegno di legge delega che contiene un punto in cui si mette in discussione l'attuale forma pensionistica della reversibilità, il mezzo attraverso il quale un coniuge gode della pensione dell'altro dal momento in cui quest'ultimo muore e finché il primo rimane in vita. È stata introdotta in Italia e in altri Paesi europei verso gli ultimi decenni del XX secolo, nell'ambito del cosiddetto "diritto della vedova". Si tratta di un insieme di diritti e tutele rivolto in particolare alle donne che non avevano una pensione propria e che, alla morte del coniuge, restavano prive di un reddito minimo. Da quanto è trapelato, tale strumento verrà considerato in futuro come una prestazione assistenziale e non previdenziale. L'obiettivo unico di questo Governo è quello di battere cassa. Lo Stato si è trasformato (se non lo era già) nel peggior incubo che un uomo possa mai trovarsi a sognare la notte. Sappiamo tutti che l’Isee è un trucchetto per togliere soldi e diritti, visto che l’asticella viene sempre posta a un reddito da fame, oltre il quale salta qualunque beneficio. La proprietà di una casa ed altri sotterfugi negheranno a parecchi la pensione e bisognerà riconsiderare l'idea di lavorare fino alla morte. Sempre di rottamazione, si tratta...
Pier Giorgio Tomatis