martedì 13 ottobre 2015

EUROPANZER


L'autoritarismo della Troika è una forma di comportamento violento, sia di natura fisica che psicologica, attuato nei confronti di soggetti identificati dalla società e dallo stesso "autoritarista" come deboli ed incapaci di difendersi.
Il termine deriva dall’esempio della parola francese “autoritarisme” che significa “usare prepotenza, maltrattare, intimidire, intimorire”, forma esasperata di abuso dell’autorità, che in quanto tale può essere riferita a persone, istituzioni e ideologie.
Più correntemente, atteggiamento o comportamento autoritario, soprattutto se associato all’esercizio di fatto o di diritto di un potere all’interno di una istituzione (famiglia, scuola, stato). L'autoritarismo viene definito come una forma di oppressione fisica o psicologica messa in atto da una o più persone
(autoritarista) nei confronti di un altro individuo percepito come più debole (vittima); è caratterizzato
da intenzionalità, sistematicità e asimmetria tra gli individui coinvolti, e trova la sua principale collocazione all’interno di un contesto di gruppo, diffondendosi come fenomeno relazionale che coinvolge e si sviluppa all’interno di una socialità, il gruppo, composto da autoritaristi, vittime e spettatori. L'autoritarismo nuoce alla società in modi devastanti, sfavorisce lo sviluppo sociale ed
economico, alimenta l'aggressività e la criminalità. Un paese moderno non può e non deve tollerare tutto questo.
Sì, lo ammetto, del resto ve ne sarete già accorti. In realtà, non ho descritto la parola “autoritarista” (pur se le similitudini si sprecano) ma la figura del “bullo” e del “bullismo”.
Se, infatti, sostituite le due parole nel testo precedente vi accorgerete che non vi è sostanziale differenza. Diversa, invece, è la morale dietro ai due atteggiamenti. Ai nostri bambini spieghiamo che il bullismo è un comportamento da condannare e stigmatizzare. Peccato, poi, che se lo stesso atteggiamento viene usato da persone adulte o da alte cariche istituzionali nazionali od europee allora la nostra opinione in materia cambi e il “bullismo” teutonico (tanto per fare un esempio) venga preso a modello e osannato come simbolo di virtù e rettitudine. Anche di questo tipo di violenza i Paesi
europei possono e debbono fare a meno. Le urne, finalmente, sembrano tenerne conto.